Abbiamo incontrato le due artiste esordienti Manola Amoroso ed Eleonora Vittorini Orgeas, pochi giorni prima della loro mostra a Firenze, chiedendo loro come ci sente ad essere delle artiste emergenti nel panorama artistico italiano.
Da sabato 25 settembre, presenteranno “Motus Animi”, una mostra che evoca un’esplorazione all’interno dell’universo femminile, ripercorrendo le immagini di celebri protagoniste di opere d’arte del passato rivisitate da Eleonora Vittorini Orgeas che, attraverso lo studio degli autori e un percorso di ricerca sull’anima, ne coglie il significato più profondo, rendendolo visibile ai nostri occhi. Il percorso poi prosegue nel mondo delle emozioni sentite, osservate, catturate, sezionate, fuse e confuse delle opere grafiche e pittoriche di Manola Amoroso.
Com’è nata quest’idea di unire le vostre opere nella mostra di “Motus Animi”?
M: “L’idea di fare una mostra insieme nasce dal comune interesse verso l’universo femminile. Pur avendo stili diversi le nostre opere riescono a comunicare tra loro suscitando Emozioni: un viaggio emotivo.”
E: “Io e Manola abbiamo un vissuto e una modalità di espressione tanto differenti quanto inevitabilmente arricchenti. L’indagine su un tema comune, quello dell’universo emotivo femminile, è una coincidenza, e come tutte le coincidenze, andava approfondita.”
Cosa significa per voi oggi essere delle Donne Artiste?
M: “Essere una donna artista significa liberare la propria anima attraverso processi creativi , sentire di donarsi e mettersi a nudo, e allo stesso tempo si diventa potenti e fragili, dualità che nutre l’anima nel bene e nel male.”
E: “Essere donna ed essere artista rappresenta una doppia sfida nella società attuale. Lo sforzo di sentirsi riconosciute è dunque amplificato: ci si mette doppiamente alla prova quando nella ricerca di sé si prova ad entrare in contatto con la parte più intuitiva, più autentica e profonda del lato anímico per poi esprimerla perché possa essere vista. Questo processo rappresenta di fatto una preziosa occasione perché la donna possa riappropriarsi di quel suo antico ruolo che per troppo tempo è rimasto sopito”.
Quali sensazioni avete provato mentre creavate le vostre opere d’arte?
M: “Le sensazioni che ho provato nel creare le mie opere sono molteplici quanto numerosi sono gli input: musica, danza, fotografia, pittura. E tutto trae origine dai sogni e dai miti legati alla natura. Le sensazioni provate sono legate al bagaglio del mio vissuto interiore.”
E: “Divertimento, straniamento, affezione, stupore ed emozione allo stesso tempo. Dare spazio all’intuizione nella creazione di un’opera riserva sempre stati emotivi necessari ad una propria evoluzione, personale prima ancora che artística.”
Dal 25 Settembre al 24 Ottobre 2021 vedremo le opere di “Motus Animi”. Qual è il motivo principale per cui consigliereste al visitatore di vedere questa mostra?
M. “Vedere questa mostra significa varcare quella soglia che permetterà di intraprendere un viaggio nel nostro mondo imparando nuovi linguaggi,mettendosi in gioco, facendo emergere sensazioni nuove.”
E: “Motus Animi è un viaggio insolito nell’universo delle emozioni. La varietà delle tecniche utilizzate e degli stati emotivi trasmessi in un’unica esposizione crea quelle vibrazioni che destano non solo curiosità nello spettatore ma anche, inevitabilmente, contatto con le parti più profonde di sé che risuonano alla stessa frequenza.”
E i vostri progetti futuri? Continuerete con una collaborazione?
M: “Ripartire dal “Sentire”. Il mio progetto futuro è coltivare la creatività nei bambini attraverso la musica, la danza, il disegno, la pittura. Rieducare all’arte attraverso il cibo e alle bellezze del territorio. Sicuramente ci saranno altre collaborazioni tra me ed Eleonora. Credo fermamente nella collaborazione: è il mezzo più potente per dare forza alle proprie voci.”
E: “Indagare il femminile è ciò che ho intenzione di continuare a fare, prima a livello interiore e poi figurativo. Arti come il canto e la pittura fanno parte delle mie propensioni e come tali intendo continuare a studiarle e approfondirle con sperimentazioni e altri progetti. Un’ulteriore collaborazione con Manola avverrà sicuramente, a questo proposito il pubblico di Motus Animi sarà un banco di prova che ci suggerirà nuovi punti di incontro ed, eventualmente, aspetti da modificare”.
Ringranziamo moltissimo Manola Amoroso e Eleonora Vittorini Orgeas per il tempo e la loro disponibilità nel rispondere a tutte le nostre domande e curiosità.
Non vediamo l’ora dell’inaugurazione sabato 25 settembre alle ore 18, dove siete tutti invitati a vedere da vicino le opere al Geko Art Studio di Firenze!