Oggi vi parliamo di George Bridgman, pittore canadese dell’Ontario che visse fino agli anni 40 del 900 e che rappresenta uno dei massimi studiosi nel campo dell’anatomia e del disegno di figure (il suo libro difatti, è reputato una sorta di bibbia per gli studenti del metodo tradizionale, soprattutto per gli scultori!)
Ebbene, la sua fama è dovuta al fatto che da giovane, si recò a Parigi per studiare precisamente all’École des Beaux-Arts, per chi non lo sapesse, questa costituisce la culla dello stile Beaux-Arts, ovvero la tendenza di modellare sull’antichità classiche un nuovo tipo di arte, preservando le forme idealizzate e trasmettendole alle future generazioni. Tornando a Bridgman, studiò sotto il pittore e scultore Jean-Léon Gérôme, quest’ultimo ideatore insieme a Charles Bargue, di uno dei metodi più noti ed utilizzati per apprendere il disegno della figura umana (https://gekoartstudio.com/blog/2021/02/18/disegnando-il-corpo-umano-il-metodo-di-charles-bargue/).
Durante i suoi oltre quarant’anni di insegnamento presso l’Art Students League di New York City, Bridgman come anatomista di talento, insegnò metodicamente, usando formule da lui escogitate che riducevano il corpo umano a forme e forme geometriche ovvero, usava forme a scatola per rappresentare le masse principali della figura (testa, torace e bacino) che legava insieme con linee gestuali e produceva per creare “cunei” o forme semplificate di interconnessione del corpo.
Sebbene i tipi più creativi delle sue classi si opponessero a questo approccio stereotipato, Bridgman sosteneva che fosse il modo migliore per apprendere e delineare le complessità della figura. Ha scoraggiato l’uso del colore, citando spesso che “non puoi dipingere una casa finché non è stata costruita“.
Nonostante la sua forma pedagogica altamente specializzata e particolare, Bridgman aveva una mente aperta quando si trattava del suo corpo studentesco: già nel 1929 accettava uomini e donne che lavoravano insieme da modelli nudi nella stessa classe, un’anomalia in un momento in cui molti artisti le aule scolastiche erano segregate per genere quando si lavorava dal modello nudo o drappeggiato. Non aveva riserve quando si trattava di interagire con i modelli e spesso tentava di disegnare sulla pelle di un modello con il gesso, con loro grande disagio.
Ovviamente anche al Geko Art Studio segue questo tipo di approccio improntato sullo studio anatomico della figura umana, offrendo ai suoi studenti corsi di disegno sia in presenza che online, per tutti i livelli, insegnando l’arte del disegno secondo il metodo di Bridgman.