Convenzionalmente, il manierismo viene fatto iniziare nel 1520, anno della morte di Raffaello e corrisponde al concludersi del Rinascimento, protraendosi per tutto il Cinquecento confluendo poi nell’arte barocca.
Gli artisti manieristi si ispirano così alla “maniera” ovvero allo stile dei grandi maestri, in particolare a Michelangelo e Raffaello, ma rielaborandone i canoni della simmetria, equilibrio e proporzione utilizzando un linguaggio più libero; per questo il manierismo non si basa su regole fisse ma anzi l’artista modifica costantemente i principi classici.
Un pò come nella pittura, le prime opere scultoree manieriste, almeno in Italia, cercavano una maniera originale volta a superare i grandi maestri; un esempio fu la grande rivalità tra gli artisti a Firenze per le sculture da affiancare al David di Michelangelo in Piazza della Signoria. Baccio Bandinelli, con Ercole e Caco rappresentò uno dei tentativi di eguagliare o meglio superare l’abilità di Michelangelo, ma subendo molto critiche per l’eccessivo sfoggio della massa muscolare.
Sempre in Piazza, vediamo poi il Perseo con la testa di Medusa di Benvenuto Cellini, scultore e orafo dalle grandi abilità, celebre bronzo famoso per esser stato fuso in un solo getto, essa infatti è costituita da soli quattro pezzi, assemblati tra loro (il corpo di Perseo, quello della Medusa, la testa di Medusa e la spada) e per esser stata lavorata in tutti i dettagli come un’opera di orificeria, considerata un indiscutibile capolavoro della scultura manierista.
Un altro artista che entrò nella collezione di piazza della Signoria, fu il fiammingo Jean de Boulogne conosciuto come Giambologna. Celebre è il suo gruppo scultoreo del “Ratto delle Sabine”, dove mostra appieno la sua capacità tecnica nello scolpire il marmo con figure protese e sporgenti. Le sculture sono composte da tre corpi intrecciati tra loro, disponendosi “a serpentina”, aprendosi in questo modo in più direzioni, togliendo il punto di vista frontale portando l’osservatore a fruire la scultura girando intorno ad essa.
Ultimo artista, ma non per questo meno notevole è Bartolomeo Ammannati, esponente del manierismo “intellettuale”, lavorò a Firenze presso la corte di Cosimo I, partecipò e vince il concorso per la realizzazione della prima fontana pubblica da collocare in piazza della Signoria: la fontana di Nettuno.
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