Molto particolare è il modo in cui Firenze ci fa innamorare ancora oggi delle sue bellezze e, ci permette soprattutto di rivivere il Quattrocento, il secolo del Rinascimento e dei primi grandi esponenti della Famiglia Medici.
Se pensiamo alla cupola di Santa Maria del Fiore, associamo questa maestosa impresa a Filippo Brunelleschi; osservando il Battistero, impossibile non notare le formelle di Lorenzo Ghiberti… Passeggiando per il centro della città è un continuo ricordarsi di grandi nomi che hanno fatto di Firenze la capitale Rinascimentale.
Ma come è successo che proprio la Famiglia Medici abbia avviato una nuova epoca e cambiato il mondo di pensare?
La lunga storia dei Medici abbraccia tredici generazioni ovvero tre secoli di storia: da semplici mercanti e poi banchieri, divennero una delle famiglie più importanti d’Europa: da Giovanni, padre di Cosimo Pater Patriae, Lorenzo detto il Magnifico, suo figlio Giovanni che divenne Papa Leone X, Caterina de Medici regina di Francia sono solo gli esponenti più noti.
Il primo mecenate fu Cosimo “il Vecchio” che, al comando della famiglia, finanziò la costruzione della già citata cupola del Duomo di Firenze sotto la guida di Brunelleschi, ma non solo: il David di Donatello, la Cappella dei Magi affrescata da Benozzo Gozzoli, sono esempi della straordinaria importanza che questa famiglia ha avuto nella promozione artistica e culturale italiana e nella sua realizzazione. Suo nipote Lorenzo, detto “il Magnifico”, si interessa presto alla filosofia per garantire una buona istruzione ai suoi eredi e affida quindi a Marsilio Ficino la traduzione di testi platonici con il “Simposio” e il “Parmenide”.
Il culto della bellezza artistica è sempre stato per i fiorentini un sentimento vivo e coinvolgente: in mano ai Medici il mecenatismo diventa uno strumento di prestigio, di ammirazione e quasi di potere. Infatti il loro nome è legato alle iniziative volte ad abbellire Firenze; c’è da dire che lo splendore di cui si circondano serve anche per una propaganda politica. Basti pensare a Leonardo, Michelangelo, Paolo Uccello, Botticelli.
Quest’ultimo, Sandro Botticelli è forse il simbolo della cultura laurenziana, diciamo l’artista ufficiale dei Medici (data anche la sua amicizia con Lorenzo). Le sue opere più importanti sono: la Primavera, la Nascita di Venere, l’Adorazione dei Magi (oggi tutte custodite agli Uffizi).