La Satiressa o Satyress è l’equivalente femminile della figura del Satiro. Il Satiro è un personaggio mitologico tipicamente maschile che viene associato al dio Pan e Dioniso per il suo carattere caotico. Viene considerato personificazione di fertilità, forza vitale e selvaggia della natura in quanto abita boschi, foreste e monti. Vengono raffigurati come esseri animaleschi dediti al vino, alle danze, alla musica e alle Ninfe che cercavano continuamente di sedurre anche grazie alla loro dote di suonatori di flauto. Generalmente vengono rappresentati come uomini barbuti con orecchi aguzzi, naso camuso, corna ricurve, coda e zampe caprine o equine. Nell’antichità venivano associati alla controparte femminile delle Ninfe dei boschi, fiumi e montagne nonchè spiriti della natura. La Satiressa è però un’invenzione successiva di artisti e poeti europei di epoca post-romana.
La creazione di coppie di sesso complementare di divinità che servono la stessa funzione è stata una caratteristica religiosa tipicamente romana. Tale creatura può anche essere conosciuta come un fauness, ma è raro in lingua inglese; faunesse è l’ortografia in francese. Le Satyresses vengono rappresentate come esseri dal volto e busto umano, generalmente con i seni nudi, con corna ricurve e il corpo di capra dalla vita in giù. Queste figure femminili non sono spesso presenti come i satiri onnipresenti maschi e centauri ma non è di certo una figura sconosciuta agli artisti dell’epoca.
Un importante esempio di Satiressa lo troviamo in un affresco di Giandomenico Tiepolo, figlio di Gianbattista, alla stanza delle scene campestri della Foresteria di Villa Valmarana dei Nani, in località San Sebastiano, Vicenza. L’opera è stata realizzata intorno al 1757 e si tratta di una delle tre coppie di ‘’Satiri e Satiresse’’ affrescate a chiaroscuro dal Tiepolo sulle sovrapporte della stessa stanza. Un’ ulteriore raffigurazione, sempre del Tiepolo, lo troviamo a Palazzo Valmarana Franco sempre a Vicenza, palazzo progettato dal famoso dall’architetto Andrea Palladio. L’opera mostra un Satiro che regge un vaso e una Satiressa nell’atto di suonare un tamburello. Questo affresco monocromo è stato eseguito a vent’anni dai celeberrimi cicli di Villa Valmarana ai Nani e fa parte di una delle sette opere, raffiguranti altrettante scene mitologiche (oggi conservato al Palladio Museum).
Il fascino di questa figura femminile ricca di forza e significato, ha senz’altro ispirato artisti moderni e contemporanei. Riportiamo qui l’immagine di una scultura intitolata ‘’Satyress’’ realizzata dall’artista peruviano Octavio Palomino a Firenze, la cui formazione classica lo ha portato ad interessarsi a questi personaggi fantastici ed iconici.