July 2, 2020 Geko 0 Comments

Un ottimo punto di partenza per iniziare a conoscere la scultura del Novecento in Toscana si trova all’interno della ex Chiesa di San Pancrazio, in Piazza San Pancrazio, vicino alla Stazione di Santa Maria Novella a Firenze. Qui, dal 1988, ha sede il Museo Marino Marini di Firenze, realizzato grazie ad una donazione della moglie Marina al Comune di Firenze, dedicato ad uno dei più importanti artisti e scultori italiani del Novecento.

Il Museo Marino Marini di Firenze, secondo solo al Museo della città natale dell’artista, Pistoia, ospita una collezione di quasi duecento pezzi disposti secondo un ordinamento tematico che permette al visitatore di accostarsi con libertà al mondo dell’artista, fatto di cavalieri, Pomone, danzatrici, giocolieri e ritratti.

Ragazza seduta 1929/1930

La ristrutturazione moderna della Chiesa, sconsacrata nel 1808 per editto napoleonico e divenuta prima sede della Reale Manifattura Tabacchi e poi deposito militare per la prima metà del Novecento, ha puntato alla restituzione della leggibilità del monumento in tutte le sue scansioni insieme con l’adattamento alla nuova funzionalità museale.

L’allestimento museale rispetta con grande sensibilità le indicazioni di Marini nella scelta dei materiali e dell’illuminazione naturale degli ambienti, creando un raro effetto di armonia tra il contenitore e le opere. Il percorso si snoda su più livelli: le sculture, in bronzo e in cemento, sono distribuite su tutti i piani, mentre su quote diverse sono dislocati gessi policromi e tele, ritratti e disegni.

Le opere sicuramente più famose della produzione scultorea di Marino sono i suoi cavalieri ma in questa sede vorremmo soffermarci sulle ballerine e danzatrici, protagoniste del secondo piano del Museo Marino Marini. La connessione fra danza e arte e scultura è un tema che ha affascinato numerosi artisti nell’arco della storia, basti pensare a Canova, Matisse, Degas, Picasso, Severini, e Renoir. Ancora oggi il connubio tra arte figurativa e danza è fortissimo e, indipendentemente dallo stile, dal linguaggio scelto, dall’epoca e dalle finalità della rappresentazione è destinato a perdurare nel tempo dando vita a nuove composizioni cariche di significato ed emozioni.

A testimonianza di questo, anche Geko Art Studio a Firenze si sta impegnando per organizzare un evento in totale sicurezza per il prossimo autunno, nel quale cercheremo di far dialogare differenti arti espressive con la danza contemporanea attraverso un percorso in più tappe. A breve ulteriori aggiornamenti! Stay tuned! Seguiteci sui nostri social e sul nostro blog!